Caritas Interparrocchiale di Bellariva, Marebello e Rivazzurra

La nostra Caritas è formata da circa 10 volontari e fornisce tre tipi di servizi, Centro di Ascolto, distribuzione viveri, raccolta e distribuzione indumenti. Siamo un gruppo unito ed affiatato, ma la spiritualità non è uno dei nostri punti di forza. Ci rendiamo conto che a causa del Covid-19 sia difficile, ma riteniamo utile, anzi indispensabile, poter fare incontri tecnico formativi visto la continua burocratizzazione del servizio.

Noi assistiamo circa 100 nuclei familiari per un totale di circa 200 persone differenti per età religioni e nazionalità. Queste persone sono divise in modo abbastanza equo sulle due parrocchie, la maggior parte con un'età tra 30 e 50 anni e fanno parte di famiglie comprendenti bambini e ragazzi.

Tra i nuovi arrivati ci sono molti italiani ed anche riminesi ed una delle cause che li porta da noi, oltre alla perdita del lavoro, è la separazione del nucleo familiare con le relative conseguenze. Non abbiamo avuto particolari casi di assistiti che sono tornati a causa del Covid, mentre abbiamo avuto casi di persone che a causa del Covid hanno perso il lavoro, si sono trovate in difficoltà economiche e si sono rivolte a noi.

Il principale problema per queste persone è la difficoltà abitativa e, tramite il Comune, spesso

vengono ospitati in una residenza della Papa Giovanni che si trova nella nostra zona, denominato “albergo sociale Stella Maris” o si rivolgono privatamente a piccoli alberghi che li “ospitano” a prezzi stracciati (sempre ubicati nel nostro quartiere).

La raccolta e la distribuzione indumenti avviene 2 volte al mese (no luglio – agosto) e serviamo circa 15 famiglie.

La distribuzione delle borse spesa due volte al mese escluso luglio ed agosto che siamo chiusi, mentre dicembre, gennaio, febbraio e marzo (che abbiamo riscontrato essere i mesi per loro più duri) la facciamo 3 volte al mese. Ogni volta distribuiamo circa 65 borse spesa che sono abbastanza corpose e tengono conto del numero dei componenti il nucleo familiare.

In entrambi i casi gli assistiti hanno l'obbligo di portare la mascherina, entrare uno alla volta e restare a debita distanza tra loro e da noi. Noi usiamo mascherine, guanti monouso e sanifichiamo gli ambienti.

Negli ultimi tempi ci siamo trasferiti, sempre all'interno della parrocchia, ma in locali più ampi e con un magazzino più capiente, abbiamo spostato il giorno della distribuzione, ma manteniamo gli stessi servizi.

In questo ultimo anno, viste le difficoltà create dal Covid, abbiamo chiesto aiuto ai nostri Scout, inizialmente solo per aiutarci nel tenere distanziati gli assistiti e nella sanificazione poi ci sono state assegnate due ragazze di 20 anni che faranno servizio per un anno e comunque sarà un servizio che continuerà sostituendo le ragazze al termine del loro servizio garantendoci così una continuativa presenza giovanile.

Gli interventi