Caritas Interparrocchiale Zona Pastorale Sant’Andrea Apostolo

Alla Caritas interparrocchiale della zona pastorale di Sant’Andrea Apostolo, appartengono le parrocchie di San Gaudenzo, San Raffaele e Sant’Andrea dell’Ausa (Crocifisso). Le tre parrocchie hanno operato, fino a prima dello scoppio della pandemia nel 2020, presso un Centro Caritas situato in Via Duca degli Abruzzi, 5 a Rimini, svolgendo attività di Ascolto e distribuzione indumenti per le persone del territorio, mentre a livello parrocchiale hanno sempre svolto attività di distribuzione pacchi viveri, pagamento bollette e/o altri progetti individuali o comunitari. Da marzo 2020, pur rimanendo strettamente legate e in continuo rapporto, le tre Caritas parrocchiali si sono scisse, è venuta meno la distribuzione degli indumenti, mentre sono esplose tantissime altre iniziative che vedremo di seguito.

Per motivi logistici la Caritas di San Gaudenzo non ha fornito la propria relazione annuale, riportiamo per tanto solo San Raffaele e Sant’Andrea dell’Ausa Crocifisso).

Caritas Parrocchiale San Raffaele

A parte il periodo di lockdown totale, come Caritas parrocchiale non abbiamo mai smesso di vedere le famiglie e di offrire loro i due pacchi viveri ogni mese. Quest’anno abbiamo toccato con mano la generosità e la vicinanza dei parrocchiani che, nonostante gli oggettivi problemi che hanno colpito tutte le famiglie, non hanno fatto mai mancare gli alimenti per le famiglie più in difficoltà. Non solo. Ci sono arrivate numerose offerte in denaro e donazioni attraverso bonifici.

Abbiamo visto sempre le famiglie due volte al mese, cambiando ovviamente la modalità: appuntamento singolo ogni 5 minuti, in modo da non provocare assembramenti. Il primo e terzo martedì del mese dalle 16.00 alle 18.45/19.00. I mesi in cui c’è stata la possibilità abbiamo fatto la distribuzione all’aperto. Faremo così anche dal mese di marzo. La sede, sia come ascolto che distribuzione rimane la stessa, la parrocchia in via Codazzi, 28.

A parte le distribuzioni, in cui sono presenti normalmente 5/6 volontarie che si occupano anche di ascolto (se c’è necessità di parlare qualche minuto in più ci si sposta con la persona in un’altra stanza) una volontaria resta a disposizione tutte le mattinate per poter fare un ascolto con più calma.

In questo periodo, sia per necessità che per paura, le volontarie “più grandi” si sono fermate (fino a data da destinarsi). Fortunatamente si sono aggiunte altre volontarie più giovani, che sostituiscono egregiamente le altre. Abbiamo anche alcune ragazzine giovani che ci danno una mano nella distribuzione. Le nuove volontarie sono signore con età tra i 35 e 55 anni, con figli in età tale da poterli lasciare soli senza problemi. Alcune sono a casa senza lavoro, per il covid, e non si sa se continueranno il loro servizio (in un futuro, si spera, più roseo quando potranno re intraprendere la propria attività lavorativa). Abbiamo anche un gruppetto di uomini pensionati, molto in gamba, che ci assicurano il trasporto degli alimenti e del fresco (quando è possibile) dall’Emporio.

Per quanto riguarda le famiglie che ci chiedono aiuto abbiamo riscontrato un grosso aumento in quest’ultimo anno dovuto, ovviamente alla pandemia e alle problematiche riguardanti l’assenza di lavoro, che si porta dietro. A cascata, l’assenza di lavoro e di soldi in famiglia fa sì che si vada in sofferenza non solo per il cibo, ma soprattutto per gli affitti e le bollette.

Siamo passati da un giro di 25/28 famiglie a 33/35 con un aumento significativo di famiglie italiane (che sono in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro).

Le nuove famiglie che si sono rivolte a noi nel 2020 sono famiglie che non avevamo mai seguito e che sono andate in sofferenza con il Covid.

Su una decina di nuove famiglie, 4 sono italiane di cui 2 con figli minorenni. Una famiglia ha i componenti tra i 60 e 70 anni. Le altre famiglie italiane tutte giovani sotto i 50 anni.

Delle 5 famiglie straniere, 3 hanno figli minorenni e 2 sono persone sole.

Le famiglie sono tutte sotto i 50 anni. Le persone sole tra i 40 e 60.

La maggioranza di persone richiedenti aiuti sono sempre straniere, più donne tra i 35 e 55 anni.

Delle nuove famiglie che si sono aggiunte nel 2020 sono 8 quelle che ci hanno detto di essere in difficoltà x colpa della pandemia.

Una sola persona ha ottenuto il Reddito di Cittadinanza. Non siamo a conoscenza di altre richieste di bonus per la pandemia.

La difficoltà grossa è la mancata entrata della busta paga. Da questa instabilità derivano anche altre problematiche: abitative, burocratiche ed anche relazionali. Quando si accumulano debiti, la testa comincia a perdere colpi. Molti nervosismi anche verso quegli enti (vedi Comune o Stato in generale) che dovrebbero aiutare ma non lo fanno (o lo fanno a rilento).

Nell’anno 2020 abbiamo dato degli aiuti in denaro alle famiglie sia per Pasqua che per Natale.

Abbiamo anche attivato un Microcredito parrocchiale verso una famiglia.

Oltre agli aiuti del Piano Marvelli (2 famiglie aiutate con 500 euro ciascuna e Progetto “Per non lasciare per strada nessuno” sovvenzionato con 2.500 euro da parte della Caritas Diocesana) abbiamo avuto un sostanzioso aiuto dai parrocchiani, dall’associazione “Con le ali di Chiara” (che ha pagato alcune bollette, affitti e medicinali per 1500 euro) e donazioni da enti che ci hanno permesso di “tappare alcuni buchi” su un vestito che continuerà a stracciarsi da altre parti.

Ci sono delle situazioni difficilmente sostenibili e il nostro aiuto è la classica “goccia nel mare” per alcune famiglie. Il perdurare dell’instabilità lavorativa mette a dura prova ogni persona.

Abbiamo sentito fortissima la presenza del Signore attraverso la comunità di San Raffaele che ci ha permesso di andare avanti nel nostro servizio anche quando sono sorti alcuni dubbi sulla possibilità/necessità di tenere aperta la distribuzione e l’attività del gruppo Caritas. Ci ha dato la possibilità di essere fattivamente quella mano che accarezza e dà sollievo al bisognoso, mano che è comunanza di intenti e obiettivo di tutta la comunità, a partire dai due parroci che si sono avvicendati nella guida della parrocchia (don Giuseppe Bilancioni e don Eugenio Savino).

Nella necessità, il gruppo Caritas ha risposto facendo fronte comune e aiutandosi a vicenda in una maniera che non avevamo mai sperimentato. C’è stata anche la volontà di trovare e attuare nuove forme per proporre le attività classiche (vedi Mercatino Caritas).

Non siamo riuscite a dare molto spazio alla preghiera di gruppo e fatichiamo a raggiungere quelle volontarie che, per età, sono meno impegnate nell’aiuto fattivo alle famiglie. Il 2020 ci ha richiesto di essere un po’ più come “Marta”, ma anche in questo aiuto concreto, talvolta di vero aiuto fisico e materiale, ci ha permesso di sentire la vicinanza del Signore. Metteremo sicuramente in agenda uno o più momenti di preghiera, dove ringraziare del “tanto” ricevuto, anche in questo momento di fatica.

Per quanto riguarda le richieste a livello formativo, la nostra parrocchia aveva inviato un Progetto (nell’ambito del Piano Marvelli) per la preparazione dei volontari Caritas. Ci piacerebbe che la Caritas Diocesana potesse farsene carico e attivare il progetto per tutte le Caritas parrocchiali.

Caritas Parrocchiale Sant’Andrea Dell’Ausa (Crocifisso)

La Caritas parrocchiale del Crocifisso ora ha la sede in parrocchia, in quanto il Centro di Ascolto Interparrocchiale di via Duca degli Abruzzi è stato chiuso a causa della pandemia e per il momento è incerta la riapertura.

Le famiglie che la Caritas affianca sono 45 e continuano a ricevere il pacco viveri mensilmente, mentre per diverse necessità (affitti, utenze…) raggiungono telefonicamente un volontario incaricato o il Parroco, in quanto non è ancora stato stabilito un giorno e l’orario di ricevimento in presenza.

Il nostro gruppo (8/10 volontari) è ormai insieme da molti anni, in maggioranza femminile e quasi tutti over 60; ultimamente si è aggiunta una persona, veterana in parrocchia, mentre tre signore hanno diradato il loro servizio, anche perché grandi d’età.

In questo periodo di difficoltà abbiamo avuto qualche richiesta di viveri in più rispetto agli anni precedenti da parte di alcune famiglie italiane già assistite dalla nostra parrocchia con una percentuale pari all’11%.

Le nuove famiglie sono 5; 2 italiane, una tunisina, una albanese e una rumena.

Fra le famiglie italiane 7 sono composte da un solo componente, altre 6 con figli minorenni e 9 con solo persone adulte.

Le famiglie straniere sono 23 e, tranne 5, tutte hanno figli minorenni; buona parte di queste famiglie percepisce il minimo del Reddito di Cittadinanza, ma non abbiamo notizie se qualcuno ha fatto ulteriori richieste al Comune o ad altri Enti per le misure messe in atto per contrastare gli effetti della pandemia.

La Caritas Parrocchiale segue queste famiglie da molti anni e rileva che ciò che rimane costante è il bisogno economico e occupazionale in modo particolare in questo ultimo anno, dove i lavoratori stagionali hanno avuto più difficoltà a trovare lavoro.

Una famiglia si è rivolta al Fondo Lavoro per il giovane figlio in cerca di prima occupazione, mentre un’altra ragazza ha fatto domanda per il servizio civile alla Caritas.

In questo lungo e travagliato periodo non è mai venuta a mancare la solidarietà dei parrocchiani che hanno sostenuto la parrocchia con offerte in denaro e alimenti così come alcune associazioni benefiche e i vari supermercati del territorio.

Anche i ragazzi Scout e altri giovani della nostra parrocchia si sono dimostrati sensibili e hanno offerto il loro aiuto per portare a domicilio i pacchi alimentari nei vari momenti del lockdown.

Il nostro gruppo di volontari è sempre disponibile, collaborativo e coeso e anche nei momenti difficili come l’attuale ha sempre avuto ed ha un’estrema fiducia nella DIVINA PROVVIDENZA; svolge il proprio servizio consapevole che il cristiano si riconosce da ciò che fa e non da ciò che dice, perciò vive il proprio impegno con gratitudine e partecipazione verso l’altro e in particolare verso i più fragili.

Rimaniamo sempre fiduciosi nell’aiuto del Signore e speranzosi di poterci nuovamente stringere le mani e riprendere la nostra desiderata quotidianità.

Gli interventi

  2016 2017 2018 2019 2020
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 498 2.906 457 2.855 441 2.744 413 2.799 233 13
Indumenti 407 1.827 367 1.633 346 1.541 314 1.425 136 270
Viveri 128 1.008 124 1.147 130 1.128 119 1.215 110 1.171
Materiale scolastico 0 0 14 19 11 23 15 24 4 4
Sussidi Economici 30 € 9.580 29 € 5.913 32 € 7.120 35 € 7.933 38 € 6.617
Totale 1.063 5.741 991 5.635 960 5.436 896 5.463 521 1.458