Caritas Parrocchiale Regina Pacis

La sede per la distribuzione non è stata modificata. L’ambiente attuale è adatto per poterla continuare perché si riescono a mantenere sia il distanziamento che le norme igieniche richieste.

All’inizio abbiamo seguito le indicazioni consigliate usando il metodo del colloquio telefonico. In seguito, abbiamo ripreso i colloqui in presenza, mantenendo le distanze consigliate, le mascherine e tutti gli accorgimenti igienici del caso; il colloquio in presenza permette un approccio più concreto e confidenziale con le persone con cui dobbiamo interagire.

Attualmente siamo in 6 operatori (4 maschi e 2 femmine) che effettuano i vari servizi (alcuni dei quali seguiti dalle stesse figure). Più precisamente:

  • 4-5 per la distribuzione dei pacchi alimenti;
  • 2 per i colloqui;
  • 2-3 per il ritiro dei prodotti dell’AGEA presso l’Emporio.

Tre volontari (maschi) hanno smesso per motivi di salute, due (femmine) non frequentano per timore del Covid.

Due nuove volontarie hanno iniziato a frequentare la Caritas, una alla distribuzione e una ai colloqui. Le due volontarie sono entrambe pensionate e già frequentano i servizi in parrocchia, catechismo una ed il doposcuola l’altra.

L’età media dei volontari tende sempre più ad aumentare, ora i più giovani sono oltre i sessanta fino ai settantotto del veterano. Con il prolungamento del pensionamento a sessantacinque anni sarà sempre più difficile ridurre l’età media dei volontari.

Nella nostra Caritas si è riscontrato un vorticoso movimento di famiglie:

  • 11 famiglie, pari a 39 persone hanno smesso di frequentare;
  • 15 famiglie pari a 35 persone, si sono aggiunte.
  • 3 famiglie sono rientrate dopo diversi anni per un totale di 8 persone.
  • 12 famiglie si sono rivolte a noi per la prima volta nel 2020, per un totale di 27 persone.

Tra le nuove famiglie abbiamo:

  • 3 famiglie italiane per un totale di 4 persone;
  • 12 famiglie straniere per totale di 31 persone.

Si tratta, nella maggioranza dei casi di famiglie provenienti dall’Est Europa e più precisamente:

  • 5 dall’Ucraina;
  • 2 dalla Moldavia;
  • 1 dalla Romania;
  • 1 dall’Albania;
  • 1 dalla Russia.

Abbiamo poi 2 famiglie che provengono dal Nord Africa.

Le famiglie nuove italiane sono 3: 2 singole e una coppia di anziani. Nessuna con figli conviventi.

Per quanto riguarda le fasce d’età, vi sono 2 persone in età compresa fra i 50 e i 70 anni e 2 persone con età superiore ai 70 anni.

Le famiglie nuove straniere sono 12. Le persone sole sono 3. Le famiglie con minori sono 6. Appartengono alle seguenti fasce d’età:

  • età inferiore ai 30 anni: 13;
  • tra i 30 e 49 anni: 9;
  • tra i 50 e i 70 anni: 7
  • maggiore di 70 anni: 2.

Tra le famiglie ritornate dopo un certo tempo di assenza, abbiamo:

  • 1 famiglia italiana formata da 2 persone;
  • 2 famiglie straniere per un totale di 6 persone.

In totale si tratta di 2 uomini, con età di 76 e 35 anni e 6 donne di 71, 61, 51, 49, 25, 23 anni.

Sette famiglie si sono trovate in difficoltà a causa della pandemia (soprattutto per la perdita di parte del lavoro stagionale) le altre lo erano già da prima.

Le professionalità più colpite sono: sottocuochi; servizi vari negli alberghi; pulizie; badanti.

Le persone impegnate prevalentemente come badanti e nelle pulizie si sono trovate senza lavoro perché nelle famiglie dove prestavano servizio molte si trovavano in Cassa integrazione e di conseguenza non avevano più necessità di un aiuto.

Tra le persone incontrate, almeno una decina percepiscono il Reddito di Cittadinanza. Altri hanno richiesto i bonus ma non sappiamo se siano andati a buon fine.

I problemi principali sono di carattere abitativo, perché a causa dell’impossibilità al pagamento dell’affitto i proprietari propendono per lo sfratto. I casi sono in aumento.

Ci siamo autogestiti in autunno, sempre in sicurezza, nella raccolta all’esterno del Supermercato COOP3 Colonnella, prima per il materiale didattico per la scuola, poi per i prodotti alimentari da distribuire alle famiglie bisognose della Parrocchia. Durante la settimana della festa parrocchiale di Regina Pacis per lo stesso motivo si è allestito in Chiesa il carrello della solidarietà ed anche qui c’è stata molta partecipazione da parte della comunità.

C’è stata sempre la vicinanza e la collaborazione da parte del Parroco don Raffaele Masi.

Da parte di privati ci sono stati consistenti aiuti economici e alimentari in modo sporadico.

Abbiamo fatto richiesta ai Fondi del Piano Marvelli (già ricevuti) per elargirli alle famiglie più bisognose.

Progetti che avevamo in mente non si sono concretizzati per difficoltà operative collegate al Covid.

Ci sentiamo sostenuti e sopportati dalla Caritas diocesana e ci teniamo continuamente in contatto per qualsiasi necessità.

Il Fondo del Piano Marvelli, vista la situazione critica del momento, dovrebbe essere più consistente e non rivolto soltanto a chi si è trovato in difficoltà per la prima volta causa Covid, ma anche a chi lo era già prima, in quanto la situazione precedente si è ulteriormente aggravata.

La situazione del momento rende tutto più difficile nel rapportarsi all’altro. Anche nel momento del colloquio che di solito è quello del primo approccio della conoscenza; il fatto di doverlo condurre con la mascherina e il rispetto del distanziamento rende tutto più difficile per poter creare quel clima di stima e di fiducia. (Per non parlare dell’inizio pandemia quando si faceva per telefono. L’ho fatto tre volte poi ho optato di mia iniziativa per il colloquio diretto, chiaramente rispettando tutte le regole consigliate del caso).

Fra gli operatori del nostro gruppo che stanno svolgendo il servizio, c’è sempre stata partecipazione e molta collaborazione nel portare avanti nel miglior modo possibile il compito di aiuto e vicinanza a chi si trova in difficoltà.

In tutti quei momenti che senti di essere vicino al prossimo che si rivolge a te e lo percepisci dallo sguardo e dal sorriso che ti rivolge quando ti incontra e ti saluta sempre con gioia, non solo per riconoscenza, ma perché nasce un rapporto di rispetto reciproco e di amicizia.

Quando ci incontriamo come operatori Caritas parrocchiale teniamo un momento di preghiera iniziale prima dell’incontro stesso. Il servizio in Caritas dà un forte aiuto spirituale specialmente quando il tuo dedicarti dà sollievo a chi ne ha bisogno.

Gli interventi

  2016 2017 2018 2019 2020
Intervento Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi Persone Interventi
Ascolto 58 307 49 232 41 246 44 217 33 136
Viveri 58 304 48 229 40 241 43 213 33 135
Sussidi Economici 16 € 2.432 18 € 1.988 16 € 2.628 18 € 1.993 8 € 1.078
Totale 132 611 115 461 97 487 105 430 74 271