Caritas Parrocchiale di San Giuliano

Quella del 2020 è stata un’esperienza che non dimenticheremo facilmente. La pandemia ci ha interpellati in maniera diversa dal solito. Si è sentito molto di più, rispetto agli anni precedenti, il timore di non riuscire a gestire le nostre attività a favore dei poveri. Ci siamo sentiti disorientati davanti ad una situazione generale di incertezza, di dubbio a volte anche di crisi di speranza che, chi si professa credente in Cristo, non dovrebbe mai sperimentare.

All’inizio del lockdown ci siamo trovati in difficoltà per convocarci ed organizzare questo tempo particolare anche perché tra i nostri volontari ci sono persone anziane che non fanno uso di computer o smartphone. Abbiamo allora utilizzato molto le comunicazioni telefoniche.

Essendo noi volontari di San Giuliano tutte persone in età a rischio si è deciso inizialmente di sospendere ogni attività. Così è dallo scorso anno che abbiamo interrotto il servizio di distribuzione indumenti, mentre per quanto riguarda la distribuzione dei pacchi viveri siamo ripartiti dopo poco tempo, anche perché si sono aggiunti a noi diversi aiuti, oltre che dai parrocchiani, anche dalla Protezione Civile e dall’associazione Teambota. Abbiamo dato alle persone assistite un appuntamento ad orari precisi e distanziati per evitare ogni forma di assembramento. Il servizio veniva svolto da pochi volontari per evitare anche tra noi il pericolo di contagio. La distribuzione viveri è attualmente gestita ancora con queste attenzioni anche se il numero dei volontari coinvolti è maggiore.

La consegna pacchi viveri è svolta a settimane alterne al mercoledì mattina. Le persone interessate ricevono a mezzo messaggio whatsApp l’orario in cui devono presentarsi in parrocchia.

Negli stessi giorni funziona il Centro di Ascolto.

Il numero dei volontari del servizio alimenti è cresciuto di due unità, mentre per il servizio indumenti vedremo quando si deciderà di ripartire che tipo di disponibilità avremo, visto che diversi hanno detto di temere per la loro salute. Comunque, se abbiamo riscontro necessità urgenti, ci siamo attrezzati per preparare qualche indumento sanificato.

I nuovi volontari sono pensionati che frequentando la parrocchia e hanno fatto richiesta di potere svolgere servizio.

Come Caritas di San Giuliano siamo ancora una piccola realtà che segue una dozzina di famiglie. Negli ultimi tre mesi abbiamo accolto 4 famiglie nuove, più 3 “di rientro”, cioè ritornate purtroppo in situazione di necessità a causa della perdita di posti di lavoro.

Le famiglie nuove sono provenienti dal Marocco (1), dall’Albania (1) e dalla Macedonia (2) tutte hanno figli minori e i genitori sono praticamente tutti in età 30/49 anni. Non abbiamo nuove famiglie italiane e questo ci sembra strano. Probabilmente gli italiani fanno più fatica a rivolgersi alla Caritas per tanti motivi.

Le motivazioni delle situazioni difficili sono tutte riconducibili alla mancanza di lavoro, ai ritardi nel ricevimento dei vari sussidi statali (cassa integrazione, disoccupazione, Reddito di Cittadinanza ecc.). I richiedenti aiuto erano in maggior parte occupati nel settore turistico e della ristorazione.

In questo momento nessuna delle famiglie che seguiamo gode di Reddito di Cittadinanza.

Ascoltando le persone, con le quali stiamo cercando di mantenere sempre un rapporto positivo di dialogo, si riscontrano casi di fragilità psicologiche e casi di dipendenza.

Ogni momento di difficoltà presenta anche occasioni di crescita personale e comunitario. Personalmente ho imparato a vivere questo servizio in Caritas, in questo tempo, come occasione di incontro con le persone, di riflessione e discernimento in riferimento ai dialoghi con questi fratelli in difficoltà.

I volontari addetti al servizio viveri lavorano in sostanziale unità di intenti anche se a volte è necessario confrontarci sulle questioni che il servizio presenta. Nelle fatiche cerchiamo di richiamarci al motivo fondamentale per cui operiamo.

Quando sarà possibile incontrarci di nuovo, sarà necessario riflettere su questo tempo e ridare centralità alla fede come motivazione principale del nostro servire.

Gli interventi

  2016 2017 2018 2020 2020
Interventi persone interventi persone interventi persone interventi persone interventi persone interventi
Ascolto 51 211 38 206 46 274 55 298 6 7
Viveri 22 139 11 112 14 167 14 168 14 197
Viveri a domicilio 2 16 1 17
Indumenti 33 67 28 51 34 92 43 103 10 11
Buoni pasto 12 120 € 11 318 € 5 50 € 0 0 € 13 390 €
Sussidi economici 1 240 € 2 397 € 0 0 € 2 2.260 € 14 1.910 €
Totale 119 417 90 369 99 533 116 585 58 2532