L’Agesci
“L’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. L’amore per la società e l’impegno per il bene comune sono una forma eminente di carità, che riguarda non solo le relazioni tra gli individui, ma anche «macro-relazioni, rapporti sociali, economici, politici».
Laudato sì
Papa Francesco
L’amore sociale è la chiave di un autentico sviluppo: «Per rendere la società più umana, più degna della persona, occorre rivalutare l’amore nella vita sociale – a livello, politico, economico, culturale – facendone la norma costante e suprema dell’agire».
In questo quadro, insieme all’importanza dei piccoli gesti quotidiani, l’amore sociale ci spinge a pensare a grandi strategie che arrestino efficacemente il degrado ambientale e incoraggino una cultura della cura che impregni tutta la società.
Quando qualcuno riconosce la vocazione di Dio a intervenire insieme con gli altri in queste dinamiche sociali, deve ricordare che ciò fa parte della sua spiritualità, che è esercizio della carità, e che in tal modo matura e si santifica. Non tutti sono chiamati a lavorare in maniera diretta nella politica, ma in seno alla società fiorisce una innumerevole varietà di associazioni che intervengono a favore del bene comune, difendendo l’ambiente naturale e urbano. Per esempio, si preoccupano di un luogo pubblico (un edificio, una fontana, un monumento abbandonato, un paesaggio, una piazza), per proteggere, risanare, migliorare o abbellire qualcosa che è di tutti. Intorno a loro si sviluppano o si recuperano legami e sorge un nuovo tessuto sociale locale. Così una comunità si libera dall’indifferenza consumistica. Questo vuol dire anche coltivare un’identità comune, una storia che si conserva e si trasmette. In tal modo ci si prende cura del mondo e della qualità della vita dei più poveri, con un senso di solidarietà che è allo stesso tempo consapevolezza di abitare una casa comune che Dio ci ha affidato. Queste azioni comunitarie, quando esprimono un amore che si dona, possono trasformarsi in intense esperienze spirituali.”
Marzo 2020 – Maggio 2021
Nell’emergenza Covid -19, sono stati impegnati 1690 Scout Agesci E-R in servizio alla popolazione. I nuovi formati al servizio in emergenza sono stati più di 900.
Distribuzione per classe di età | % |
---|---|
18-21 anni | 24.5 |
22-25 anni | 33.2 |
26-29 anni | 15.2 |
30-39 anni | 11.3 |
40-49 anni | 8.4 |
50 anni e più | 7.4 |
250 scout della zona di Rimini dalla Valconca alla Valmarecchia fino a Savignano, 15 settimane di servizi svolti tra i quali:
- servizi di consegne domiciliari di spesa e medicinali;
- servizi di consegne pasti caldi e assistenza a soggetti e famiglie bisognose;
- servizi di telefonia per vicinanza agli over 70/80 e persone sole;
- servizi CARITAS per consegne viveri alle Caritas parrocchiali;
- servizio lettere per nonni in ospedale;
- servizio Biblioteca per ragazzi;
Aldilà del nostro “Regolamento Agesci ALLEGATO E Protocollo operativo per attività di protezione civile” dove abbiamo una specificità da spendere in campo di assistenza alla popolazione, resta il fatto che questo nuovo scenario ci ha resi operatori e vittime allo stesso tempo, ci ha portato ad una dimensione di “soccorritori da soccorrere”, nel senso che nessuno è indenne a questa pandemia, che ha travolto tutti, fisicamente che psicologicamente. Nonostante la difficoltà fisica della prima ondata di pandemia che ha visto giovani e giovanissimi, spendersi nel mettersi al servizio, preparati in campo ad agire con procedure ben decodificate, in questa seconda ondata siamo chiamati ad essere gli operatori più impegnati a raccogliere pezzi di vasi, cercando di ricomporre un qualcosa che non tornerà come prima, dentro di noi, nelle famiglie, nella gente. Nella prima pandemia, vedere la luminosità degli occhi dei giovani volontari, occhi che sopra le mascherine erano oramai diventati organi parlati, i soli sguardi lanciavano messaggi di speranza, oltre la fatica e la stanchezza del servizio, ti dava la carica per ripartire giorno dopo giorno, DPCM dopo DPCM.
Non è facile essere in protezione civile e raccogliere le macerie, ci vuole tecnica, bisogna essere degli specialisti, eppure ancor di più impegno si è chiamati quando dobbiamo recuperare le macerie nello spirito.
La solidarietà, la vicinanza delle associazioni cattoliche e laiche, deve far si che il nostro impegno sia non solo efficiente ma anche efficace, solo insieme “si fa”, insieme potremo veramente ricostruire un mondo migliore.
Grillo Generoso
Roberto Bacchini incaricato p.c. Agesci Zona di Rimini
Da qualche anno alcuni di noi del gruppo scout Misano 1 hanno intrapreso un percorso di servizio alla Caritas interparrocchiale del nostro comune. Con l’arrivo dell’emergenza covid abbiamo sentito l’esigenza di metterci ancora più in gioco rendendoci disponibili come gruppo scout per la consegna degli alimenti a casa degli assistiti. Durante il primo lockdown abbiamo aiutato la comunità distribuendo gli alimenti e le mascherine. Grazie a questo periodo abbiamo avuto modo di legare con i volontari che da sempre sono in Caritas che ci hanno accolto con fiducia permettendoci di continuare il nostro servizio anche in seguito. Per questo motivo dall’anno scorso alcuni di noi, settimanalmente, svolgono la distribuzione degli alimenti e come gruppo scout (aiutati anche dai genitori dei nostri ragazzi) ci stiamo impegnando per organizzare collette alimentari in supporto a ciò che arriva dal Banco Alimentare.