Centro di Solidarietà

L’Associazione di Volontariato Centro di Solidarietà (CDS) si è costituita a Rimini nel 1985 ed è regolarmente iscritta al Registro Regionale del Volontariato. Opera sul territorio di Rimini e Provincia con l’obiettivo primario di favorire l’occupazione. Le attività del Centro sono diverse: colloqui di conoscenza, redazione del curriculum, orientamento, segnalazione di opportunità di lavoro, preparazione all’eventuale colloquio di selezione. All’interno del Centro operano 21 volontari: i colloqui sono effettuati principalmente da dirigenti o ex dirigenti di azienda e imprenditori, le pratiche di supporto amministrativo o riguardanti la progettazione e comunicazione sono svolte da volontari che conoscono a fondo tali dinamiche. Grazie al rapporto con le realtà aziendali del proprio territorio è in grado di raccogliere opportunità lavorative aggiornate cui indirizzare le persone in cerca di occupazione. Negli ultimi anni sono state implementate le attività di orientamento, spesso le persone che incontriamo provengono da lunghi periodi di disoccupazione, vivono uno stato di solitudine e marginalità accentuate e faticano a cogliere spunti e indicazioni per rimettersi in moto, hanno quindi bisogno di accompagnamento per rientrare nel mondo del lavoro. Da sempre promuoviamo e sosteniamo un lavoro di rete tra operatori pubblici e non, attraverso relazioni con altre associazioni, cooperative, enti di formazione. Collaboriamo con Il Comune di Rimini, Il Centro per l’Impiego, le ASL del territorio, il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ed il Ministero di Grazia e Giustizia. Collaboriamo con la Caritas Diocesana al progetto Fondo per il Lavoro della Diocesi di Rimini. Siamo un’associazione di volontariato, tutti i nostri servizi sono gratuiti ed offerti ai nostri associati.

Malgrado la pandemia gli orari dello Sportello sono rimasti invariati, abbiamo continuato ad accogliere persone e svolgere regolarmente le attività di colloquio, orientamento e redazione CV, come sono continuate le segnalazioni di persone presso aziende.

Sono chiaramente cambiate le modalità, durante le zone rosse i colloqui si sono svolti da remoto, sono state infatti create stanze virtuali personalizzate per ciascun utente dove poter svolgere le normali attività compreso la redazione del CV, scambiarsi documenti ecc.. Volontari ed operatori sono stati formati per le nuove modalità ed anche gli utenti hanno risposto molto bene all’uso delle nuove tecnologie. Molte le categorie di lavoratori colpite dall’Emergenza Sanitaria, in particolare quelle del compartimento turistico, del commercio e dell’organizzazione eventi. In molti si sono adeguati nell’accettare attività mai svolte prima per rispondere al bisogno economico.

Nel corso dell’anno 2020 abbiamo accolto allo Sportello del Centro 201 persone: di queste 100 erano donne e 101 uomini; 156 le persone si sono presentate per la prima volta quest’anno. Il numero complessivo delle persone che si rivolgono al nostro sportello è più o meno lo stesso dei precedenti anni (un lieve calo dovuto ai 3 mesi di lockdown) e l’utenza è composta quasi in pari misura da italiani e stranieri che sono principalmente nord-africani. È in aumento la fascia dell’utenza giovane, specie africani, e di persone in situazione di forte disagio socio economico, italiane. Le fasce d’età più fragili sono quelle degli over 50, sia italiani che stranieri. Molte di queste persone sono segnalate dagli Sportelli Sociali del Comune di Rimini e dagli Enti Assistenziali del Territorio. Si tratta di persone in stato di disagio economico e sociale forte, con titoli di studio medio bassi e con professionalità generiche, persone che non sono riuscite a collocarsi quando le aziende hanno ripreso ad assumere richiedendo personale qualificato. Sono persone che da diversi anni non lavorano o lavorano solo saltuariamente.
Parte delle persone che si sono rivolte ai nostri sportelli hanno perso il lavoro, o non si sono viste rinnovare i contratti, a causa della pandemia. Molti i cassaintegrati che cercavano attività di riempimento a causa della decurtazione dello stipendio o perché temevano di non venire reintegrati alla fine della Cassa Integrazione.

Le persone che provengono da esperienze di lavoro con professionalità medio-alta (operai specializzati o impiegati di medio-alto livello) cercano tendenzialmente di reinserirsi nello stesso settore, chi invece possiede una professionalità generica, sin da subito, si offre per le più diverse mansioni. Quando i tempi di disoccupazione si prolungano anche le persone con profili più qualificati danno disponibilità per impieghi di più bassa professionalità. Da parte degli utenti più giovani riscontriamo una maggiore disponibilità ad aggiornarsi o riqualificarsi.

Durante la fase di colloquio emerge che alcune persone sono percettori del Reddito di Cittadinanza; gran parte sono delusi dall’esiguità dell’importo, le aspettative erano quelle di ricevere un importo di poco minore ad uno stipendio compensativo. C’è ancora molta diffidenza alla cessione del reddito come strumento di sgravio contributivo per entrare nelle aziende. In qualche occasione, non molte per la verità, qualcuno ha rifiutato un lavoro part-time perché l’importo percepito con il RDC era maggiore e quindi più conveniente. Molte le persone disponibili ad accettare le opportunità di lavoro da noi proposte avanzando la richiesta di poter lavorare non contrattualizzate o contrattualizzate con orari minori per non perdere il RDC. Molti altri non sanno come comportarsi davanti ad una opportunità di lavoro perché non ci sono informazioni chiare rispetto a quali sono i requisiti per poterlo mantenere pur lavorando.

Nell’anno 2020 sono state contattate 85 Aziende, sono state raccolte 116 offerte di lavoro per un totale di 165 profili richiesti, sono state inviate 180 segnalazioni ad aziende e 21 persone sono state inserite, sia attraverso tirocini che con contratti a tempo determinato o indeterminato. La tipologia di contratto più usata è quella a tempo determinato.

Il principale numero di inserimenti riguarda persone tra i 20 e i 45 anni.